Il fenomeno dei capelli diradati è un problema estremamente conosciuto da uomini e donne, una condizione fisiologica legata al passare degli anni e quindi dell’età. Nel caso degli uomini si manifesta con la stempiatura che è collegata alla caduta dei capelli; nelle donne invece si assiste a una perdita di capelli più uniforme su tutta la superficie del cuoio capelluto, anche se l’attaccatura resta integra.
Possiamo quindi dire che il diradamento dei capelli è definito anche alopecia androgenetica che si manifesta al momento dell’esaurimento del ciclo di ricrescita dei nostri capelli, a causa della mancata attività dei follicoli piliferi. Ma come si arriva a questo punto? Grazie ad alcuni studi scientifici effettuati negli ultimi anni è emerso che il diidrotestosterone è l’androne che causa la miniaturizzazione dei capelli all’interno dei follicoli. La chioma tende quindi a diventare sempre più fine e il ciclo vitale dei capelli si accorcia, portando appunto alla caduta dei capelli. Ovviamente però il processo della stempiatura varia in base al soggetto.
Il diradamento è un fenomeno che deve preoccupare se si verifica in anticipo rispetto alla media degli individui e se lo fa in modo veloce e anomalo. Vi sono quindi delle vere scale di misurazione della calvizie che sono perfette per riuscire a conoscere la gravità della caduta dei tuoi capelli. Nel caso degli uomini vi è una scala di 7 livelli chiamata Norwood, mentre per la donna è su 3 e si chiama Ludwig.
Le cause che accelerano il diradamento dei capelli
Ma quali sono i fattori che influenzano il diradamento? Per prima cosa citiamo le disfunzioni ormonali e i problemi di forte stress o shock psicologico, senza dimenticare però le alterazioni del cuoio capelluto che possono accelerare in modo preoccupante lo sfoltimento. Andiamo a scoprire insieme le principali alterazioni:
- Pitiriasi: è una grassa che rimane attaccata al cuoio capelluto e crea un fastidioso prurito, oltre a ostruire i follicoli favorendo la perdita di capelli;
- Sebo in eccesso: se la cute viene resa troppo grassa dall’iperattività delle ghiandole sebacce e tale anomalia porta a irritare il cuoio capelluto;
- Nervosismo e stress: sono i peggiori nemici nell’equilibrio del proprio organismo;
- Alimentazione scorretta: se segui un’alimentazione scarsa di proteine potresti verificare proprio il diradamento dei capelli;
- Eccessivi trattamenti dal parrucchiere: ti fai spesso le tinte? E’ bene ricordare che tali prodotti compromettono la salute della cute in modo davvero potente.
- Tiroide: il diradamento dei capelli può anche essere causato da patologie alla tiroide, come nel caso di ipertiroidismo ed ipotiroidismo.
Si può intervenire con trattamenti tricologici mirati per rallentare immediatamente il diradamento, ma è sempre bene ricordare che è opportuno seguire una corretta igiene del cuoio capelluto, massaggiarlo con cura e prodotti ottimali e soprattutto seguire un’alimentazione sana che permette così di allungare il ciclo di vita dei capelli. E’ ovvio però che se una persona ha delle predisposizioni genetiche, non potrà certo opporsi a quella che è la sua natura, ma potrà comunque rallentare il processo. Per farlo dovrai affidarti a dermatologi e tricologi che dispongono delle competenze adeguate e si affidano a tecnologie all’avanguardia per riconoscere il problema e studiare una cura personalizzata. Dovrai però ricordare sempre che nonostante le cure e i trattamenti, non si potranno ottenere miracoli nel far ricrescere i capelli “morti”.
Diradamento dei capelli: i trattamenti seri
Il mondo dei mass media da tempo continua a mandare messaggi non troppo veritieri in merito alle terapie utili per contrastare calvizie e diradamento dei capelli. Purtroppo con le informazioni non veritiere si arriva a creare false speranze nei confronti di chi si aspetta invece un trattamento reale e funzionale.
Per trovare una cura opportuna per il tuo problema bisogna in primo luogo individuare la causa con una serie di esami che farà il medico, in modo da valutare il livello di anomalia. Vi sono anche dei rimedi naturali che possono servire per alleggerire il problema, ma non per risolverlo: tra questi parliamo dei semi di fieno greco. Dovrai ammorbidirli in acqua, frullare il tutto e applicare sulla testa per circa 60 minuti. Oppure prova il succo di aloe vera che deve essere applicato per circa 30 minuti. In questo modo andrai a rafforzare la struttura del capello evitando anche che si formi la forfora.
Parallelamente possiamo consigliarti di affidarti anche al succo di arancia, l’olio di oliva e quello di cocco che hanno proprietà anti-caduta e rinforzanti; scegli sempre le vitamine del gruppo B (le trovi nella frutta secca, pasta e riso integrali, legumi e ortaggi), ferro e vitamina C. E infine puoi prevenire il problema evitando di bere bevande alcoliche, di fumo e massaggiando i capelli in modo leggero in fase di lavaggio, cercando di stimolare così la circolazione sanguigna.
Se hai notato alcuni problemi alla tua chioma, per ricercare un trattamento per capelli che sia funzionale, ti consigliamo di consultare un medico e trovare una terapia personalizzata che faccia al caso tuo.